A dare una forte caratterizzazione musicale alle attività del Castello di Saliceto è stato uno strumento musicale ivi presente, ed in particolare un fortepiano, ovvero antenato del pianoforte, opera del grande costruttore viennese Johann Schanz databile intorno al 1820-22 e n. 12 d’opus di quel modello.
Si tratta di uno strumento assai importante, di proprietà del Comune di Saliceto, unico esemplare presente in Piemonte che grazie al contributo della Compagnia di San Paolo ha potuto beneficiare di un attento e filologico restauro che ha restituito allo strumento tutte le sue caratteristiche funzionali per poter essere oggetto di studio ed esecuzione storicamente informata così da diventare strumento di attività sia didattiche che concertistiche. Lo strumento é presente dal mese di aprile 2021 ed è situato al piano nobile nel salone di rappresentanza.
Lo strumento è in mogano in stile impero con la caratteristica gamba a colonna rastremata, è di estensione di 6 8ve e mezzo, con corde ricostruite secondo i criteri originali e i martelli in pelle di cervo. La datazione risalente al 1821-22 ,per le caratteristiche attribuite allo strumento si rivela particolarmente adatto al repertorio di L.V.Beethoven, di F.Schubert, di F.Mendellsohn -Bartholdy e di tutto il periodo Biedermeier. Un fortepiano prezioso e di alta scuola costruttiva, in quanto gli strumenti del Maestro Schanz erano molto apprezzati nella Vienna dell’epoca e numerosi compositori hanno avuto modo di possederli o di suonarli come lo stesso Beethoven.
A questo proposito e per dare un taglio mirato alle esecuzioni storicamente informate, sono stati collocati nel castello altri strumenti storici nelle sale al fine di creare un percorso espositivo ed interattivo legato agli strumenti.
In particolare sono presenti un Jgnace Pleyel del 1842 di scuola francese legato a Fryderik Chopin 8 strumento coevo) un John Broadwood Grand del 1845 suonato dallo stesso Chopin in casa del generale Jablonski e poi appartenuto a Lady Charlotte Canning, moglie del viceré d’India Earl Canning e dama di compagnia della Regina Vittoria, un Behleradek del 1885 ca di scuola viennese e a breve troverà una collocazione dopo il restauro uno strumento di Sébastien Erard 1843 di pregevole fattura . Altri strumenti troveranno posto nel castello grazie al contributo di collezioni private oltre a quelli della collezione Gianmaria Bonino così da poter fornire un ampio caleidoscopio di suoni e di esperienze. Con approfondimenti ,convegni e Masterclasses il castello diventa uno spazio importante ed adatto allo studio approfondito di queste tematiche.